MILANO – VIA PLEZZO 16 – ROYAL HAMMAM SAUNA
16.02.2024 DALLE 24.30 ALLE 05.00
Il progetto è a cura di Sara Van Bussel, Art Direction di Manuela Nobile.
Il terzo ed ultimo capitolo della trilogia LOOK AT ME rappresenta l’ultimo tentativo di tradurre artisticamente la ricerca sul corpo così come lo vediamo, lo viviamo e lo percepiamo. Riprendendo elementi dalle edizioni precedenti, Look at me 3 unisce la riflessione sul corpo nella sua funzione estetica, erotica e fisiologica in una mostra collettiva che si articola attorno al lavoro di quattro artisti. Mentre Tommaso Ottomano celebra il corpo riconoscendolo nella sua semplicità, esaltandone l’innegabile presenza nelle azioni e nei gesti del quotidiano, Beatrice Favaretto riflette sulla consapevolezza sessuale che trova il suo spazio attraverso – e dentro – il corpo, mettendone in discussione la forma rappresentativa. Il desiderio sessuale e il regno della fisicità sono temi che ritornano nel lavoro di Daan Couzijn, che crea paesaggi digitali degli affetti umani con uno sguardo all’amore queer e alle (in)possibilità dell’espressione sessuale. Salomé Chatriot esplora le questioni di identità, genere e sessualità attraverso una componente decisamente erotica, sfidando anche le narrazioni dominanti riguardanti la relazione corpo-tecnologia. In diverse sfaccettature e forme, le opere selezionate riflettono lo stesso desiderio di ricercare l’entità fisica del corpo e interrogarne o evidenziarne un aspetto specifico, condividendo la stessa volontà di celebrarlo nella sua complessità.
Come indica anche la scelta della location, Look at me 3 trae ispirazione dal culto contemporaneo del corpo per indagarlo ulteriormente in chiave artistica, gettando le basi per un’esperienza comune di bellezza e riflessione.
1. Daan Couzijn, Eyes On Robert, 2019 (Static CGI, renderizzato con software 3D, stampato).
Eyes On Robert è composto da tre lavori in CGI ispirati al lavoro di Robert Mapplethorpe. Una delle caratteristiche principali del lavoro di Mapplethorpe, oltre all’ovvio, è la sensibilità che cattura. I suoi soggetti sono raffigurati come forti e sicuri di sé ma allo stesso tempo incredibilmente fragili e vulnerabili. Queste immagini fisse mirano a esplorare una gamma di emozioni che, ancora oggi, spesso sembrano assenti nella rappresentazione degli uomini e della mascolinità. Le raffigurazioni sollevano la domanda sul perché il pubblico abbia considerato a lungo osceno il lavoro di Mapplethorpe. La rielaborazione di Daan intima che lo scalpore suscitato possa risiedere non tanto nella sua esplicitezza omoerotica ma piuttosto nella rivelazione della capacità emotiva e della riscoperta delicatezza incarnata dagli uomini raffigurati.
2. Salome Chatriot, Fragile Ecosystem, performance, 2022
Salomé Chatriot fonde elementi tecnologici con elementi organici per creare spazi fisici e virtuali nei quali coesistono sculture elettroniche e immagini digitali. Nel suo lavoro, processi fisici come la respirazione e il battito cardiaco attivano processi meccanici, dando vita a una simbiosi tra corpi umani e dispositivi tecnologici. Inoltre, l’artista esplora questioni di identità, genere e sessualità attraverso una componente decisamente erotica, sfidando le narrazioni dominanti di alienazione dello strumento digitale, andando ad indagare invece la relazione intima che può essere creata tra il corpo e lo strumento tecnologico. La performance si concentra su questi aspetti, creando una contrapposizione e al contempo una fusione tra il corpo e l’amplificazione del respiro attraverso l’utilizzo di uno strumento esterno.
3. Beatrice Favaretto, Liquid Sounds, video, 2019.
Liquid Sounds è un lavoro video nato dall’incontro tra Beatrice Favaretto (Venezia, 1992) e Manuela, sound designer e rumorista di film porno, attiva nella scena berlinese. Il video si svolge tramite una serie di primi piani, in cui l’artista riprende il movimento delle mani della rumorista. Immergersi in liquidi o toccare in modo calibrato altri materiali come guanti o cinture, le mani si muovono, catturando lo sguardo dello spettatore, in un ritmo visivo e sonoro uniforme. Mentre mette a nudo la costruzione dell’apparato acustico pornografico, l’opera lascia emergere una nuova immagine erotica che conquista una propria autonomia. La pratica artistica di Favaretto si distingue infatti per un procedimento formale che, svelando il palinsesto filmico dell’industria pornografica, emancipa la visione dello spettatore per proporre un livello di erotismo nascosto o fino a quel momento inconscio.
4. Beatrice Favaretto
– Minotauro, Disegno su carta, 2024
– LaghiBagnati, Disegno su carta, 2024
– MieleScuro, Disegno su carta, 2024
5. Beatrice Favaretto, Miss Italia, video, 2022
Il corpo come spazio di concreta indagine identitaria è il tema di Miss Italia, l’ultimo lavoro dell’artista. In questo video di 18 minuti, la fotografa e modella queer Ludovica Bertucci si filma in diversi momenti della sua vita attraverso la webcam del suo computer, registrando frammenti di se stessa in diversi look e ambientazioni da casa sua. Per questo progetto Beatrice e Ludovica hanno lavorato insieme comunicando solo tramite webcam, intraprendendo un viaggio alla scoperta del desiderio di sé e dell’altro, tra la creazione del proprio immaginario sessuale e l’esplorazione del corpo. Come linea guida Beatrice ha creato un adattamento del manifesto post porn di Annie Sprinkle, trasformandolo in una versione su misura per Ludovica, che è stata guidata e istruita dall’artista attraverso una serie di esercizi pratici. La modella doveva seguire diversi passaggi, eseguendoli come compiti concettuali, che si sono poi tradotti in brevi monologhi, gesti o condivisione di pensieri. Ludovica si mostra a noi, tracciando il proprio autoritratto attraverso la macchina fotografica: cantando, truccandosi, mimando pose sessuali, guardando e sentendo il proprio corpo, in un processo di scoperta di sè di cui siamo resi partecipi.
6. Tommaso Ottomano, Body, film, 2019.
BODY è un’esplorazione visiva del rapporto tra l’io mentale e quello fisico, attraverso le storie dei soggetti Elettra, Antonio, Sara, Lolita, Numa, Moussa e Mari. Tommaso Ottomano guida lo spettatore in un’indagine anatomica ed emotiva dei sette personaggi, indagandone la carne, le abitudini e i segreti scavando nel rapporto più intimo dell’essere umano. Il video affronta il tema dell’identità sessuale e della dicotomia tra purezza naturale e controllo artificiale, ovvero la possibilità di modificarla adattandola ai propri desideri personali. Il corpo è il primo strumento che utilizziamo per costruire relazioni con gli altri: diventa uno strumento o un fine, può essere un tempio o una prigione, fonte di piacere o di sofferenza.
BODY
Nss Magazine Digital Cover N.5
Written and directed: Tommaso Ottomano
Production: Nss factory
–
Artistic Intervention by Emanuele Algeri & Andrea Piras
Essenza di un profumo fresco.
L’insieme di due corpi sconosciuti che creano movimento.
Si rilassano e godono il momento, ascoltando il flusso di musica che sgorga limpida al loro Interno.
SPONSORED BY
LELO – MULAC – Nobile 1942
SUPPORTED BY
Ginarte – IIF Istituto Italiano di Fotografia – Loreti e Sibilla – Massara Ferro – Turbo Studio
WITH THE COLLABORATION OF
Fondazione Marcelo Burlon – FRAB’S MAGAZINE – SOLIDA
EDITORIAL COLLABORATION
CARNALE – CONCETTA – BALLOON PROJECT – FORME UNICHE – LAYOUT MAGAZINE – L’ESSENZIALE STUDIO – MADE IN MIND – NSS MAGAZINE – SEGNO ONLINE – THAT’S CONTEMPORARY
MILANO – VIA PLEZZO 16 – ROYAL HAMMAM SAUNA
16.02.2024 FROM 12.30AM TILL 5AM
The project is curated by Sara Van Bussel, Art Direction by Manuela Nobile.
The third and final chapter of the LOOK AT ME trilogy represents the last attempt to artistically translate the research on the body as we see it, live it and perceive it.
Taking elements from the previous editions, Look at me 3 combines the reflection on the body in its aesthetic, erotic and physiological function in a collective exhibition that articulates itself around the work by four artists.
While Tommaso Ottomano celebrates the body by recognizing it in ints simplicity, enhancing its undeniable presence in actions and gestures of the everyday, Beatrice Favaretto reflects upon the sexual awareness that finds place though – and within- the body, while questioning its representational form. Sexual desire and the realm of the physical are themes that come back in the work by Daan Couzijn, who creates digital landscapes of human affection with an eye on queer love and the (in) possibilities of sexual expression.
Salomé Chatriot explores issues of identity, gender and sexuality through a distinctly erotic component, while also challenging dominant narratives concerning the relationship body-technology.
In different facets and shapes, the selected artworks reflect the same desire to research the physical entity of the body and question or highlight a specific aspect of it, sharing the same will of celebrating it in its complexity.
As the choice of the location also indicates, Look at me 3 draws inspiration from the contemporary cult of the body in order to further investigate it in an artistic key, setting the ground for a common experience of both beauty and reflection.
1. Daan Couzijn, Eyes On Robert, 2019 (Static CGI, renderizzato con software 3D, stampato).
Eyes On Robert consists of three CGI works that were inspired by the work of Robert Mapplethorpe. One of the main characteristics of Mapplethorpe’s work, besides the obvious, is the sensitivity it captures. His subjects are depicted as strong and confident yet incredibly soft and vulnerable at the same time. These still images aim to explore a range of emotions that, still to this day, often feels absent in the portrayal of men and masculinity. The depictions raise the question: why did so many consider Mapplethorpe’s work to be obscene? Perhaps not because of its homoerotic explicitness but instead due to its revelation of emotional capacity, embodied by men.
2. Salome Chatriot, Fragile Ecosystem, performance, 2022
Salomé Chatriot merges elements of technology with organic parts to create physical and virtual spaces where electronic sculptures and digital images coexist. In her work, physical processes like breathing and heart beating activate mechanical processes, resulting in a symbiosis between human bodies and technological devices. In addition, she explores issues of identity, gender and sexuality through a distinctly erotic component, while challenging dominant narratives and investigating the intimate relationship that can be created between the body and the technological tool.
The performance focuses on these aspects, creating a juxtaposition between the body and the amplification of breath through an external instrument.
3. Beatrice Favaretto, Liquid Sounds, video, 2019.
Liquid Sounds è un lavoro video nato dall’incontro tra Beatrice Favaretto (Venezia, 1992) e Manuela, sound designer e rumorista di film porno, attiva nella scena berlinese. Il video si svolge tramite una serie di primi piani, in cui l’artista riprende il movimento delle mani della rumorista. Immerse in liquidi o toccando in modo calibrato altri materiali come guanti o cinture, le mani si muovono, catturando lo sguardo dello spettatore, in un ritmo visivo e sonoro uniforme. Mentre mette a nudo la costruzione dell’apparato acustico pornografico, l’opera lascia emergere una nuova immagine erotica che conquista una propria autonomia. La pratica artistica di Favaretto si distingue infatti per un procedimento formale che, svelando il palinsesto filmico dell’industria pornografica, emancipa la visione dello spettatore per proporre un livello di erotismo nascosto o fino a quel momento inconscio.
4. Beatrice Favaretto
– Minotauro, Drawing on paper, 2024
– LaghiBagnati, Drawing on paper, 2024
– MieleScuro, Drawing on paper, 2024
5. Beatrice Favaretto, Miss Italia, video, 2022
The body as a space for actual identity investigation is the theme of Miss Italia, the artist’s latest work. In this 18-minute-long video, photographer and queer model Ludovica Bertucci films herself in different moments of her life through her computer’s webcam, recording snippets of herself in different looks and settings from her home. For this project, Beatrice and Ludovica worked together communicating only via webcam, embarking on a journey to discover the desire between the self and the other, between the creation of one’s sexual imagination and the exploration of the body. As a guideline Beatrice created an adaptation of Annie Sprinkle’s Post Porn Manifesto, transforming it into a tailor-made version for Ludovica, who was guided and instructed by the artist through a series of practical exercises. The model had to follow different steps as conceptual tasks, that would result in short monologues, gestures, or sharing of thoughts. Ludovica shows herself to us, tracing her own self-portrait through the camera: singing, putting makeup on, mimicking sexual poses, looking at her body, feeling her body.
6. Tommaso Ottomano, Body, film, 2019.
BODY is a visual exploration of the relationship between the mental and physical ego, through the stories of the subjects Elettra, Antonio, Sara, Lolita, Numa, Moussa and Mari. Tommaso Ottomano drives the audience into an anatomical and emotional inspection of the seven characters, investigating flesh, habits and secrets by delving into the most intimate relationship of human beings. BODY addresses the theme of sexual identity and the dichotomy between natural purity and artificial control, that is, the possibility of modifying it by adapting it to one’s personal desires. The body is the first tool we use to build relationships with others, it becomes an instrument or an end, it can be a temple or a prison, a source of pleasure or suffering.
BODY
Nss Magazine Digital Cover N.5
Written and directed: Tommaso Ottomano
Production: Nss factory
–
Artistic Intervention by Emanuele Algeri & Andrea Piras
Essence of a fresh scent.
The ensemble of two unknown bodies creating movement.
They relax and enjoy the moment, hearing the flow of music flowing clear within them.